
“Strade? Dove andiamo noi non servono strade.”
Ogni anno, il 21 ottobre, i fan di Ritorno al Futuro di tutto il mondo si sincronizzano su una sola data: quella in cui Marty McFly, Doc Brown e la mitica DeLorean atterrano nel 2015.
Solo che… ora noi siamo già dieci anni avanti 😭
Se Marty partisse oggi, nel 2025, e viaggiasse indietro di 30 anni, si ritroverebbe nel 1995.
Sì, proprio l’anno dei walkman, delle VHS e di quando i social erano solo… amici veri.
Se questa cosa ti fa un po’ effetto… beh, stai ufficialmente invecchiando (senza offesa, eh 👀).
Perché proprio il 21 ottobre 2015?
Non è una data a caso. Robert Zemeckis e Bob Gale — i cervelli dietro la trilogia — hanno scelto il 21 ottobre 2015 per un motivo preciso: serviva un giorno qualsiasi ma simbolico in cui far atterrare i protagonisti nel futuro, esattamente 30 anni dopo il 1985.
Nel secondo film, Marty e Doc viaggiano nel futuro per risolvere i guai del figlio di Marty.
E proprio lì succede la scena che cambia tutto: sullo schermo, Marty legge che i Chicago Cubs hanno vinto le World Series di baseball. Una notizia così assurda per l’epoca da sembrare pura fantascienza (spoiler: nel 2016 è davvero successo 💀).
Da quella battuta nasce l’idea del Grays Sports Almanac, il famoso almanacco sportivo che scatena tutto il caos della trama. Insomma: una singola “notizia fake” ha creato una delle saghe più iconiche di sempre.
Ecco cosa ci insegna davvero Ritorno al Futuro
Ritorno al Futuro non è solo un film cult: è una lezione sul tempo, sulle scelte e sui “what if”.
E forse è anche per questo che oggi, nel 2025, continua a parlare pure a noi Gen Z.
Marty ci ha insegnato che:
A volte serve un salto nel tempo per capire chi siamo davvero.
I piccoli errori possono cambiare tutto (ma anche rimettersi in carreggiata è possibile).
E che, anche se il futuro non è mai come te lo aspetti, può sempre sorprendere.
Conclusione: il futuro è adesso
Oggi, il Back to the Future Day è un modo per dire che, anche se non abbiamo ancora le scarpe che si allacciano da sole, abbiamo qualcosa di meglio: la possibilità di costruirci il nostro futuro, ogni giorno.
Quindi sì, sali anche tu sulla tua DeLorean (metaforica) e punta dritto verso ciò che vuoi diventare.
Perché come diceva Doc:
“Il futuro non è scritto. Puoi fare quello che vuoi.”
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